Il cuociriso è un elettrodomestico facilissimo da utilizzare perché intuitivo ed elementare. Anche chi è alla sua prima esperienza con questo dispositivo non avrà difficoltà al momento del suo utilizzo. Con il cuociriso non si deve fare altro che mettere il riso nel cestello e versarvi sopra l’acqua, chiudere il coperchio e avviare la macchina, semplicemente abbassando o premendo un tasto. In poco tempo, ma soprattutto in maniera del tutto autonoma, il cuociriso preparerà per voi un riso cotto alla perfezione, proprio come quello servito nei ristoranti di cucina orientale.
Alcuni modelli di cuociriso più tecnologici hanno diversi programmi di cottura per preparare non solo vari tipi di riso, ma anche cereali, zuppe, sughi e spezzatini.
Grazie alla funzione di mantenimento in caldo, di cui sono provvisti anche i dispositivi più semplici, il riso conserverà la giusta temperatura per diverse ore. Inoltre, la maggior parte dei cuociriso sono muniti dell’unità cuoci vapore, un contenitore con il fondo bucherellato, dove riporre verdure, pesce e altri ingredienti che cuoceranno contemporaneamente al riso; questo vi consentirà, in un solo momento, di avere la pietanza cotta con il suo condimento.
I modelli di cuociriso presenti sul mercato sono davvero tanti e, naturalmente, anche i prezzi di vendita sono molto eterogenei. Se proprio non volete spendere tanto per un cuociriso, allora potrete acquistarne uno di fascia economica, che si trova sul mercato da 20 euro circa.
Questi modelli molto economici possono garantire tranquillamente la funzione per cui sono stati progettati, cioè quella di cuocere il riso in bianco, attenzione però ai materiali di fabbricazione, che devono essere di qualità, alla presenza dell’unità cuoci vapore, che potrebbe mancare in questi articoli di prezzo più basso, e al cestello, che deve essere di materiale antiaderente e facilmente lavabile.
Se invece cercate un cuociriso più tecnologico, con un costo di circa 70-100 euro potrete acquistare un elettrodomestico con capienza maggiore e multifunzione, con programmi di cottura, pannello Led e comandi digitali, partenza ritardata e mantenimento fino a 24 ore; ovvio che con queste cifre anche la qualità degli articoli è nettamente superiore. Naturalmente, salendo ancora di prezzo, l’offerta si arricchisce con macchine dotate di funzioni supplementari e altamente tecnologiche: alcuni cuociriso possono arrivare a costare parecchie centinaia di euro.
I consumi energetici del cuociriso dipendono da una serie di fattori, primo fra tutti dalla capienza dell’elettrodomestico. Il mini cuociriso ha consumi piuttosto bassi, che sono in media tra le 300 e le 500 Watt, mentre quelli con capienze di 1 litro hanno potenze di circa 700 Watt. Un altro fattore che incide sul consumo energetico è la tecnologia offerta dall’elettrodomestico, ovvio che i modelli con schermo LED e programmi di cottura hanno consumi maggiori, che possono arrivare a 1000 Watt. Alcuni modelli di cuociriso particolarmente evoluti oppure quelli professionali, con capacità superiore a 20 litri, possono arrivare a consumare fino a 1440-2000 Watt.
Anche la funzione di mantenimento in caldo ha un suo consumo energetico che sarà tanto maggiore quanto più tempo lasceremo il riso nella pentola.
L’uso del cuociriso si sta sempre più diffondendo nelle famiglie e proprio per venire incontro alle esigenze di svariate persone, le aziende propongono oggi il proprio articolo in diversi modelli. Per chi è abituato poco alla tecnologia, in vendita ci sono dei cuociriso definiti semplici, cioè con la sola funzione di cottura in bianco del riso. Questi articoli funzionano in modo molto elementare, spesso hanno un solo pulsante da abbassare per l’accensione: a cottura del riso il pulsante scatterà da solo, ritornando alla posizione di partenza, un po’ come succede con la leva del tostapane, per capirci meglio. I modelli più tecnologici offrono, invece, tutta una serie di funzioni che rendono il cuociriso ancora più versatile e comodo, come i programmi per la cottura di varie tipologie di riso, dei cereali e delle zuppe.
I modelli in vendita sul mercato non differiscono solo per il funzionamento ma anche per le dimensioni, per le capacità di cottura, per gli accessori in dotazione e, naturalmente, per il design che deve accontentare un pubblico sempre più vasto.
Il cuociriso consente di cuocere in sostanza ogni tipologia di riso: bianco, integrale o quello per il sushi, giusto fare qualche esempio.
Il riso migliore per questi elettrodomestici è il riso orientale, perché è quello che rende il massimo in termini di consistenza e qualità finale.
Naturalmente, anche altri tipi di riso vengono bene nel cuociriso, con l’unico accorgimento che ogni tipologia richiederà un diverso quantitativo di acqua e differenti tempi di cottura, che possono variare anche di alcune decine di minuti.
Molti cuociriso sono forniti di un manuale d’istruzione, dove sarà indicata la quantità di acqua da usare in base al tipo e alla quantità di riso. Per quei modelli che non hanno il manuale, sarà comunque facile trovare una tabella di riferimento per la cottura dei vari tipi di riso.
La quantità di riso che si può cucinare nel cuociriso dipenderà dalla capienza del cestello che, pertanto, andrà scelto in relazione alle proprie esigenze. I mini cuociriso consentono di preparare porzioni di riso per una o al massimo tre persone e sono sicuramente i dispositivi più adatti per i single oppure per chi è abituato a cucinare poche quantità di alimento alla volta.
I cuociriso con capienze da 1,5 litri consentono di preparare il riso anche per 6-8 persone, ma alcuni di questi elettrodomestici danno anche la possibilità di cucinare porzioni più ridotte. Naturalmente, sul mercato troverete anche cuociriso molto più capienti, da 6 a 20 litri, adatti ai nuclei familiari molto grandi, per le mense scolastiche, i ristoranti e i bar.
Assolutamente sì. La pentola cuociriso è utilissima per preparare diversi tipi di cereali e legumi con la stessa tecnica di cottura del riso che è appunto quella per assorbimento. Pertanto, con il cuociriso potrete preparare il farro, l’orzo, il grano saraceno, il miglio, la quinoa, il sorgo, l’avena, oppure i fagioli, le lenticchie e i ceci.
Fate attenzione alle fasi di ammollo dei cereali e dei legumi, perché molti devono essere messi nell’acqua per diverse ore, prima di essere riposti nella pentola cuociriso con l’acqua per la cottura. In ogni caso, leggete sempre le indicazioni sulla confezione, perché alcune tipologie di cereali non hanno bisogno della fase di ammollo.
Per quanto riguarda le proporzioni cereali/acqua e i tempi di cottura, questi varieranno in base al tipo di alimento e alla quantità da cucinare. In rete ci sono, comunque, moltissime tabelle di riferimento, ma l’esperienza sarà quella che insegnerà più di tutte per cuocere al meglio qualunque tipologia di cereale e di legume.
Il cuociriso è un ottimo strumento per preparare tutti i tipi di riso, i cereali, i legumi e tutti gli alimenti adatti per la cottura a vapore, ma non è l’ideale per cucinare la pasta, almeno non per ottenere un primo piatto come quello preparato nella maniera tradizionale. Infatti, con il cuociriso versiamo sul riso acqua fredda che con il riscaldamento è assorbita gradualmente dal riso stesso, determinandone la cottura; inoltre, il riso è aggiunto in poca acqua e cuoce principalmente al vapore. La pasta è, invece, buttata nell’acqua portata a bollore, ecco perché è meglio utilizzare altri elettrodomestici per questa funzione, come il cuocipasta, oppure una comune casseruola.
Il cuociriso, però, può tornare utile per preparare la pasta risottata, cioè quella fatta con la stessa tecnica del risotto, che cuoce per assorbimento lento dell’acqua. Ad esempio, per preparare la pasta al pomodoro con il cuociriso, accendete l’apparecchio e versate sul fondo del cestello l’olio e la cipolla tritata, poi aggiungete la passata di pomodoro, la pasta e poca acqua; chiudete la pentola e attendete la cottura.
Se il vostro modello di cuociriso è dotato dell’unità cuoci vapore è possibile usare l’elettrodomestico per cuocere le sole verdure al vapore. Basterà aggiungere l’acqua nel cestello e collocare sopra di questo il contenitore con le verdure. In ogni caso, l’unità cuoci vapore non è molto grande, infatti, con il cuociriso di solito si possono preparare poche verdure per volta; pertanto, se avete l’esigenza di cuocere molti più ortaggi è preferibile utilizzare una comune pentola per la cottura al vapore.
Il cuociriso resta comunque un utile strumento per cucinare poche verdure, meglio ancora se cotte contemporaneamente al riso; in questo modo non solo ottimizzerete i consumi energetici e il vostro tempo ma avrete anche un condimento o un contorno per il riso che avete preparato.
Per una cottura perfetta del riso è molto importante saper dosare bene le proporzioni di quest’alimento con l’acqua.
La quantità di liquido da usare dipenderà dalla quantità e dal tipo di riso che dovrete cuocere. Ecco perché il rapporto riso/acqua è molto variabile, cioè 1:1 o 1:2. Come si può subito notare, queste sono indicazioni sommarie, perché cambiando la tipologia di riso, varierà sicuramente l’acqua necessaria che per molti deve coprire di poco il riso.
Il nostro consiglio è di affidarsi comunque alle proporzioni indicate dalle tabelle del manuale, oppure quelle che si trovano online, e modificare queste pian piano, con l’esperienza che farete di volta in volta. In ogni caso, vi accorgete di avere raggiunto le giuste proporzioni riso/acqua quando otterrete un riso morbido, un po’appiccicoso ma con chicchi ben separati.
Durante il funzionamento del cuoririso non è necessario girare il riso. Questo elettrodomestico, infatti, funziona in maniera tale che il riso al suo interno cuoce lentamente assorbendo tutta l’acqua che è stata aggiunta, pertanto non c’è bisogno di aprire il coperchio per rimestare il contenuto. Tra l’altro, con l’apertura del cuociriso si farebbe uscire del vapore che invece è essenziale alla giusta cottura del riso. Una volta terminato il processo di cottura, un buon consiglio è di attendere 10 minuti prima di aprire il cuociriso per prelevare il riso.
Potrebbe capitare, pur dosando bene le quantità di riso/acqua, che si formi uno strato di riso bruciato sul fondo del cestello questo, però, non incide sul sapore finale del riso, anzi, da alcune recensioni, notiamo che la formazione di questa crosta sottile è, spesso, molto apprezzata.
Se il vostro cuociriso ha l’unità di cottura al vapore, oltre alle verdure, è possibile preparare anche altri alimenti. Ad esempio, mentre il riso cuoce, potrete preparare contemporaneamente la carne oppure il pesce, che diventeranno il vostro contorno oppure il condimento della pietanza principale. Nell’unità cuoci vapore potrete preparare il tonno oppure il salmone, il petto di pollo oppure il tacchino, senza usare condimenti e altri grassi, che potranno essere aggiunti in seguito. Tutto questo oltre a farvi risparmiare tempo vi farà anche sporcare pochissime stoviglie.
Ovvio che se volete solamente usare la funzione cottura al vapore, non dovrete fare altro che versare l’acqua nel cestello e mettere sopra di questo il contenitore forato con gli alimenti da preparare.
La principale funzione della pentola cuociriso è quella di preparare il riso bollito, pertanto, questo elettrodomestico non è lo strumento ideale per preparare i risotti. Da alcune recensioni, però, leggiamo che in molti utilizzano il cuociriso anche per preparare alcuni tipi di risotto, come quello al formaggio e allo zafferano, ad esempio, aggiungendo tutti gli ingredienti a inizio cottura.
A nostro parere, però, il risotto ottenuto non sarà mai uguale a quello fatto con il metodo tradizionale, dove il riso non è risciacquato abbondantemente in acqua fredda prima di essere cotto, come invece succede per il cuociriso. Se proprio, però, volete provare a utilizzare il cuociriso anche per preparare dei risotti, il nostro consiglio è di prendere prima confidenza con l’elettrodomestico utilizzandolo solo per bollire il riso, per poi azzardare, con il tempo, qualche ricetta più elaborata.
Ogni cuociriso ha sul coperchio una valvola di sfiato per il vapore. Può succedere che quando l’acqua arriva al punto di ebollizione questa fuoriesca dalla valvola, sotto forma di schiuma, sporcando il ripiano sul quale è stato posto l’elettrodomestico. Da molte recensioni leggiamo che in alcuni casi l’acqua e il vapore fuoriescono schizzando dalla valvola, creando qualche disagio. Per ovviare a questo inconveniente, basterà fare attenzione alla quantità di acqua che userete per cuocere il vostro riso, infatti, quando se ne usa troppa questa tende a fuoriuscire.
Un altro accorgimento che potrebbe limitare la formazione della schiuma è di risciacquare più volte il riso, in acqua fredda, prima di cuocerlo nel vostro cuociriso.
Ogni cuociriso è dotato della funzione di spegnimento automatico: quando tutta l’acqua di cottura è stata assorbita, e il riso è pronto, l’apparecchio si spegne da solo. Il cuociriso ha un sensore per la temperatura che fa scattare l’interruttore quando questa sale poco sopra i 100°C, cioè quando l’acqua inizia a evaporare.
Per gli elettrodomestici dotati del solo tasto di accensione, sentirete un click dovuto al tasto stesso che è scattato ed è ritornato alla sua posizione di partenza. Mentre, per i modelli più tecnologici sarà una spia luminosa oppure un avviso sonoro a indicarvi dell’avvenuto spegnimento dell’apparecchio.
Allo spegnimento del cuociriso scatta la funzione di mantenimento dell’apparecchio, in questo modo, il dispositivo mantiene in caldo il riso appena cotto per un tempo variabile, in funzione del modello. In genere, i modelli più semplici possono tenere in caldo il riso fino a qualche ora dall’avvenuta cottura, mentre quelli più evoluti hanno la funzione di mantenimento che può allungarsi anche fino a 24 ore.
Naturalmente, dovrete tenere conto che questa funzione avrà un certo consumo, perché l’apparecchio per mantenere la temperatura costante assorbirà energia elettrica; in ogni caso, si tratta di consumi piuttosto bassi che, sicuramente, non faranno lievitare troppo i vostri costi in bolletta.
Il tempo necessario alla cottura del riso dipende essenzialmente dalla tipologia e dalla quantità di riso da cuocere che influenzano, a loro volta, la quantità di acqua da versare nel cestello. In linea generale, nei cuociriso più piccoli occorre un tempo medio di 15-20 minuti, per portare a cottura il riso, mentre per quelli di capacità maggiore occorrono anche 20-30 minuti.
Certamente, con l’esperienza imparerete a capire quali sono i tempi giusti per la cottura del vostro riso preferito, ma se siete ai primi utilizzi del cuociriso, oltre a seguire i tempi indicativi dati dal manuale dell’apparecchio, per rendervi conto di quando il riso è prossimo alla cottura, basterà che notiate l’uscita di vapore dallo sfiatatoio.
Quando il riso è pronto scatta la funzione in caldo che manterrà il riso alla giusta temperatura. Se però non dovete consumare il riso subito, potrete spegnere la macchina e lasciarlo all’interno della stessa fino al momento del consumo. Da divere recensioni di clienti che usato il cuociriso, abbiamo appurato che il riso cotto si mantiene benissimo nella pentola anche fino a 2 giorni.
Alcuni cuociriso hanno la funzione di mantenimento in caldo fino a 24 ore dall’avvenuta cottura.
Tra coloro che devono acquistare per la prima volta il cuociriso, una delle domande più frequenti è se la pentola ha delle pale motorizzate per mescolare il riso durante la sua cottura. Ebbene, questi elettrodomestici non sono forniti di nessun dispositivo per mescolare in modo automatico gli alimenti. Insieme al cuociriso troverete sicuramente una pala per rimestare e prelevare il riso a fine cottura.
In effetti, il cuoririso non ha bisogno del mescolamento automatico, perché il cestello è fatto di un materiale antiaderente al quale non si attacca il riso durante la cottura. Ovvio che se decidete di preparare un soffritto con olio e cipolla, per fare un sughetto, questo andrà mescolato prima di aggiungere il resto degli ingredienti.